Newsletter novembre 25
- Elisa

- 1 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Ciao!
Questo mese voglio accompagnarti in un viaggio verso qualcosa che ci tocca ogni giorno, spesso senza che ce ne rendiamo conto: le emozioni.
Se preferisci ascoltare questa newsletter, puoi farlo qui sotto.

Le emozioni come bussola
Le emozioni sono il nostro sistema di navigazione interno: ci segnalano quando qualcosa è in armonia con noi… o quando non lo è.
Eppure, non sempre siamo abituati ad ascoltarle: a volte le ignoriamo, a volte le giudichiamo, altre volte le lasciamo travolgerci.
La mindfulness mi ha insegnato che non dobbiamo controllarle o eliminarle, ma imparare a riconoscerle e accoglierle così come sono.
Dare un nome alle emozioni
Il primo passo per avvicinarci alle emozioni è riconoscerle.
Può sembrare banale, ma spesso confondiamo “sono arrabbiata” con “sto vivendo rabbia” — e la differenza è enorme.
Quando passiamo da “sono” a “sto vivendo”, ricordiamo a noi stessi che l’emozione non ci definisce: è solo un’esperienza che stiamo attraversando.
Ascoltare il corpo per capire l’emozione
Le emozioni parlano attraverso il corpo:
Un nodo alla gola può dire tristezza o paura.
Una pressione al petto può segnalare ansia.
Una sensazione di calore può essere rabbia o entusiasmo.
Allenarsi ad ascoltare questi segnali ci aiuta a “intercettare” l’emozione prima che diventi travolgente.
Accogliere senza giudizio
Accogliere un’emozione non significa giustificare ogni nostra reazione, ma dare spazio a ciò che c’è.
Puoi farlo in tre passi:
Notare: “Sto sentendo rabbia / gioia / paura…”
Respirare: portare attenzione al respiro, senza cambiarlo.
Restare: permettere all’emozione di essere lì, senza scacciarla o afferrarla.
Una pratica semplice: il semaforo delle emozioni 🚦
Quando senti che un’emozione è intensa, prova così:
Rosso: fermati. Non agire subito.
Giallo: respira e osserva cosa stai sentendo.
Verde: scegli come rispondere, non solo come reagire.
Questa pausa tra stimolo e risposta è il cuore della consapevolezza emotiva.
In sintesi
Riconosci e dai un nome alle tue emozioni.
Ascolta i segnali del corpo per capire cosa provi.
Accogli senza giudicare.
Usa il “semaforo” per gestire le emozioni intense.
Questo mese
nei miei eventi di questo mese trovi dei percorsi dedicati alla genitorialità consapevole in cui tratteremo anche il tema della gestione delle emozioni. Se invece vuoi intraprendere un percorso personalizzato sul tema emozioni, scrivimi in risposta! Sarò felice di proporti le varie possibilità.
Namasté,
Elisa


Commenti